
La Legge di Stabilità ha prorogato il bonus fiscale per le ristrutturazioni edilizie (comprese le spese sostenute per la protezione e la sicurezza, quindi quelle relative all’installazione di un impianto d’allarme antintrusione e di videosorveglianza). Le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021 sono detraibili nella misura del 50%. Il bonus opera sotto forma di detrazione dell’IRPEF delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione delle abitazioni. La detrazione è ripartita in dieci quote annuali costanti e di pari importo nell’anno di sostenimento delle spese e in quelli successivi.
L’antifurto è uno dei migliori investimenti per proteggere la tua casa e le persone che ti stanno a cuore.
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Quali spese sono detraibili?
- impianti di videosorveglianza
- impianti di antifurto
- vetri antisfondamento
- porte blindate
- tapparelle motorizzate e meccaniche
- installazione o sostituzione di catenacci, serrature e spioncini
- installazione o sostituzione di cancelli, cancellate e protezioni murarie.
- Chi ne può usufruire
- Le detrazioni fiscali possono essere utilizzate dai proprietari di immobili dove si installa l’antifurto, i familiari del proprietario (parenti fino al terzo grado e affini entro il secondo), dagli affittuari della casa, dal nudo proprietario e dagli usufruttuari.
Inoltre, anche da soci di cooperative e imprese semplici, così come dagli imprenditori individuabili, per gli immobili che non rientrano tra i beni strumentali o tra i prodotti.
Come ottenere le Detrazioni allarme 2021?
Per beneficiare della detrazione del 50% occorre:
- Indicare nella dichiarazione dei redditi i dati catastali identificativi dell’immobile;
- Conservare ed esibire tutti i documenti relativi ai lavori;
Effettuare i pagamenti con bonifico bancario o postale nella modalità “parlante” indicando causale del versamento, codice fiscale del soggetto che paga, codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento.
Agevolazione IVA al 10%
Un altro capitolo è dedicato all’acquisto dei componenti di un sistema di antifurto, per cui l’IVA è fissata al 10%, contrariamente alla normale aliquota del 22%. Viene calcolata sulla differenza che intercorre tra la spesa totale e quella per il bene significativo.
Sempre seguendo l’esempio precedente, per un totale di 2000 euro di costo per l’antifurto, i beni significativi come le videocamere, la centralina, etc. corrispondono magari a 800 euro, e l’IVA sarà agevolata solo sulla differenza tra la spesa totale e costi per i beni significativi, ovvero 1.200 euro (2000-800). in questo caso l’IVA sui 1200 euro sarà del 10% mentre per i rimanenti 800 euro sarà del 22%.
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